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Notte Nazionale del Liceo Classico

I Licei Classici d’Italia aprono le porte alla cittadinanza e mostrano la vitalità e l’attualità della cultura classica.

La Notte Nazionale del Liceo Classico è un inno festoso alla cultura classica, la dimostrazione della passione che anima studenti e docenti impegnati in questo indirizzo di studi. Si tratta di un’iniziativa ideata e promossa da Rocco Schembra, docente di Latino e Greco del Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale, cresciuta e giunta ora alla sua terza edizione. Con il patrocinio del Miur, quasi quattrocento scuole hanno scelto quest’anno il 13 gennaio per proporre al pubblico iniziative culturali di vario genere – conferenze, rappresentazioni teatrali, concerti, banchetti … – e attirare, così, l’attenzione su questo indirizzo di studi.  

Tra le attività comuni alle scuole di tutta Italia, la proiezione del video di una canzone di Francesco Rainero, giovane cantautore fiorentino, ex allievo del Liceo Classico Galileo di Firenze: Nani e Giganti. Come nani sulle spalle dei giganti gli uomini d’oggi sono debitori del grande lascito degli antichi e, insieme, impegnati a guardare oltre, sulla scorta del passato. Questo, secondo i sostenitori dell’iniziativa, il messaggio e il fulcro di un indirizzo liceale, quello classico, un tempo anticamera pressoché necessaria al proseguimento degli studi in Università, oggi al centro di un vivace dibattito tra chi lo considera un indirizzo superato e, dunque, da innovare in modo significativo e chi vuole, invece, continuare a valorizzarlo.  

In difesa delle due parti si sono ascoltate e lette negli ultimi anni innumerevoli opinioni di grandi studiosi e professionisti, oltre che di esponenti del mondo della scuola, e si sono organizzati dibattiti e convegni, tra cui spicca il celebre Processo al Liceo Classico tenutosi al Teatro Carignano di Torino il 14 novembre 2014 dove, davanti ad Andrea Ichino quale Pubblico ministero e a Umberto Eco in veste di Avvocato difensore, una Corte di studiosi appositamente riuniti ha emesso sentenza di assoluzione per il Liceo Classico, purché si aprisse alle innovazioni e affiancasse al corso di studi tradizionale quello di altre materie, indispensabili per comprendere e affrontare il futuro. 

Innovazione e futuro sono apparse, dunque, parole chiave da legare allo studio dei classici nell’intento di ribadirne la vitalità, pur connotate e declinate in modo diverso a seconda della formazione e della sensibilità dei promotori.

Nella riflessione e nell’innovazione in materia si impegna anche la scuola lombarda, dove molti sono gli istituti che sperimentano un’organizzazione didattica diversa dalla tradizione, sfruttando la flessibilità del monte ore, per proporre approfondimenti disciplinari, talvolta quasi piccoli corsi monografici; si pensi, poi, all’apertura di corsi di liceo classico bilingue, o alla sperimentazione, presente anche in Lombardia, del Liceo Classico Europeo, giunta ormai oltre il ventesimo anno di vita, che vede l’ideale fusione dei tre filoni di studi liceali, regalando spazio all’ambito scientifico e a quello linguistico, e propone modalità didattiche originali per lo studio delle Lettere Classiche, quali una didattica comparativa tra le lingue latina e greca e lo studio delle letterature e degli autori organizzato per generi letterari. Molte sono, inoltre, le iniziative promosse dalle scuole o dall’USR per la Lombardia, spesso in sinergia con il mondo accademico, per innovare la didattica delle discipline classiche nel rispetto della tradizione: dalla certificazione della lingua latina, che vede gli studenti impegnati a dimostrare le proprie conoscenze linguistiche sulla falsa riga delle certificazioni linguistiche moderne, ai certamina, ai laboratori teatrali.

Nella Notte Nazionale del Liceo Classico è apparso evidente che il patrimonio di studi antichi è ancora vitale e fecondo, capace di muovere gli animi dei ragazzi, disposti a scegliere la fatica come strada che conduce in alto, ragazzi che, scoprendo il passato, scoprono anche se stessi.