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La Scuola al Centro: tecnologia al centro

“La Scuola al Centro”: un esempio di uso attivo e responsabile dell’innovazione digitale, in chiave tech, per affrontare le problematiche legate al disagio giovanile.

Il 15 dicembre scorso presso la Sala Consiliare del Municipio 3 di Milano il Liceo Scientifico Donatelli-Pascal di Milano ha presentato cinque app create dagli studenti per gli studenti.

Il progetto che le ha viste nascere si colloca nell’ambito di “La Scuola al Centro”, iniziativa di contrasto alla dispersione scolastica e di inclusione sociale fortemente voluta e promossa dal Ministero dell’Istruzione. L’esperienza ha coinvolto cento studenti sui temi legati al pensiero computazionale, alle competenze digitali (grafica, comunicazione) e sonore con una particolare attenzione al tema scottante del cyberbullismo e della legalità. Un esempio positivo di uso attivo e responsabile dell’innovazione digitale, in chiave tech, per affrontare le problematiche legate al disagio giovanile e all’uso scorretto degli strumenti informatici.

Il lavoro, coordinato dalla professoressa Michela Mastroianni, ha visto la collaborazione di docenti e consulenti specializzati: per suono Nina Baratti e Lorenzo Pisanello, per comunicazione e digital storytelling Sonia Patrizia Catena, per grafica Antonella Norbiato e infine per coding i formatori dell’Associazione Piccole variabili sotto la supervisione del formatore digitale Giacomo Cusano. L’obiettivo è stato realizzare applicazioni digitali, sperimentando il linguaggio dalla programmazione e della comunicazione, passando per la progettazione sonora e grafica di tutti i componenti.

Da questa collaborazione sono nate cinque applicazioni il cui scopo è la valorizzazione del territorio di Lambrate, di Milano e del Liceo Scientifico Donatelli- Pascal. Si tratta di una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuola e impresa per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorirne l’orientamento. Una possibilità per gli studenti di dedicarsi a un progetto stimolante e coinvolgente che li ha visti protagonisti e liberi di sperimentare creatività e fantasia.

Ecco come hanno commentato gli studenti: “Dopo questo progetto, mi sono resa conto che non andavo alle lezioni perché dovevo, ma perché volevo, perché mi interessava”; “Questo corso di comunicazione mi è servito per capire e scoprire delle dinamiche e delle competenze che molto spesso la scuola non insegna, ma che sono sempre più richieste dal mondo del lavoro”.