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A Brescia è di scena la Grande Guerra

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Il 22 febbraio 2017, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, presentazione del film documentario “In trincea – Piccole storie della Grande Guerra” e del volume “In trincea per la pace”, frutto della collaborazione tra il Convitto Nazionale “C. Battisti” di Lovere e l’Istituto Comprensivo “Darfo 2” di Darfo Boario Terme.

Comunicato Stampa

Milano, 20 febbario 2017

 

A Brescia è di scena la Grande Guerra

 

Il direttore generale dell’Usr Lombardia, Delia Campanelli,

interverrà, a Brescia, alla presentazione del film documentario,

In trincea – Piccole storie della Grande Guerra

e del volume, In trincea per la pace

 

Mercoledì 22 febbraio 2017, alle ore 09.30, presso la Sala Polifunzionale dell’Università Cattolica del sacro Cuore – via Trieste 17bis a Brescia, presentazione del film documentario “In trincea – Piccole storie della Grande Guerra” e del volume “In trincea per la pace”. Alla presenza del direttore generale dell’Usr Lombardia, Delia Campanelli, di S. E. Mons. Santo Marcianò, di Emilio Del Bono, sindaco di Brescia e dell’On. Domenico Rossi, sottosegretario alla Difesa, parleranno, il Generale Amedeo Sperotto e il dott. Emanuele Cerutti, ricercatore in Storia Contemporanea.

A fare da moderatore il giornalista Massimo Cortesi che articolerà una giornata ricca di interventi tra i quali, quello di don Santo Battaglia, cappellano militare e di Simone Bergamini, curatore del volume

Le due opere sono state rese possibili grazie a un finanziamento frutto della positiva collaborazione tra due Istituti Scolastici lombardi, il Convitto Nazionale “C. Battisti” di Lovere e l’Istituto Comprensivo “Darfo 2” di Darfo Boario Terme a seguito della presentazione di un progetto su un bando promosso dal Miur.

Per la realizzazione dei lavori le due scuole si sono avvalse della collaborazione di altri soggetti istituzionali e privati che hanno contribuito a rendere l’operazione culturale solida e di elevato livello qualitativo. Il volume In trincea per la pace ricostruisce il primo conflitto mondiale nella sua dimensione storica, affrontandone poi le ricadute nel contesto dell’arte e della letteratura italiana. Particolarmente interessante e originale è la parte del libro in cui gli studenti di un liceo bergamasco, il Falcone, raccontano la loro esperienza come allievi di un corso di formazione per giovani guide sui luoghi della Grande Guerra e le loro impressioni dopo avervi compiuto il primo viaggio al termine del percorso.

Il film documentario In trincea – Piccole storie della Grande Guerra realizzato da Officina della Comunicazione, in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano si inserisce nel filone della produzione documentaristica rivolta alla divulgazione di contenuti religiosi artistici e storici voluta e sostenuta dalla Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.

Queste produzioni intendono rivolgersi a un ampio pubblico mantenendo l’attenzione sui contenuti e favorendo l’utilizzo di un linguaggio moderno e coinvolgente. In questo tracciato trova la sua collocazione anche il prodotto cinematografico nato dall’esigenza di presentare la figura dei Cappellani Militari. Esso ha lo spessore informativo di un documentario ma utilizza un linguaggio più vicino alla ricostruzione filmica.

Tutto il prezioso materiale relativo alle figure dei cappellani militari, proveniente dagli archivi dell’Ordinariato Militare, assume un maggior valore in virtù del competente montaggio realizzato a cura dell’Istituto Luce e dall’interpretazione dell’attore Enrico Bergamasco.

Come ha rilevato, con grande soddisfazione, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Delia Campanelli: «Il percorso didattico attuato è il segno di una  progettualità strettamente  coerente con gli intenti  più  alti della  scuola e con  la  sua funzione civile e, insieme, attenta ai  bisogni profondi dei nostri giovani, che rischiano, in una società che fa dell’oggi il paradigma  dominante,  di essere disorientati da giudizi privi di spessore. Il viaggio  attraverso i fatti e i luoghi della prima guerra mondiale ha portato i nostri ragazzi a interpellare il passato in modo accurato e vitale, offrendo loro strumenti di conoscenza e di lettura critica  e, al contempo, sollecitandoli a sguardi attenti e consapevoli sulla realtà contemporanea, plasmandone, così, l’attitudine a progettare e costruire percorsi di pace».

Inoltre, Mons. Dario E. Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione vaticana ha detto: ”Siamo immersi in una cultura in cui la narrazione per immagini diviene più incisiva delle forme tradizionali di comunicazione e insegnamento. Questo film documentario attualizza i contenuti della storia passata, delineando la figura dei Cappellani Militari in un crescendo emotivo che fa  vivere da vicino il dramma della Guerra e degli uomini che ne hanno preso parte. La prima destinazione del film, la diffusione scolastica, ci ha motivato a sostenere e ispirare questo lavoro condividendone il suo obiettivo: presentare al pubblico giovane queste importanti tematiche.”

Importante e fondamentale anche il sostegno fornito dall’OMI, con le parole dell’Arcivescovo Santo Marcianò: «Si tratta di un lavoro prezioso che  mira anzitutto ad aiutare i giovani, a scoprire il terribile orrore di ogni guerra; allo stesso tempo esso vuole aprire gli occhi dei nostri giovani sullo spazio infinito dell’amore che si può  spalancare anche nelle circostanze più drammatiche. È proprio questo l’amore che i Cappellani Militari hanno  saputo dare ai soldati  con la  forza di Cristo e del Vangelo, dimostrando loro vicinanza, portando consolazione, instillando il perdono; in una  parola, vivendo e morendo con  loro».