Notte Nazionale del Liceo Classico in Lombardia
Viaggio ideale tra alcuni Licei Classici della Lombardia nella notte che li ha visti protagonisti della promozione della cultura classica.
La Notte Nazionale del Liceo Classico del 13 gennaio scorso ha visto anche in Lombardia occasioni di riflessione sul senso e sul valore degli studi classici oggi: le scuole si sono aperte in orario serale e la creatività di studenti e docenti ha trovato visibilità in un clima di festa. Al centro delle iniziative l’idea di legare con un filo comune passato e presente, di mostrare l’eredità e l’attualità degli insegnamenti dei classici.
Inizio e conclusione sono stati comuni a tutte le scuole aderenti all’iniziativa: in apertura un vero e proprio inno alla grandezza dell’uomo dall’Antigone di Sofocle – “Molti sono i prodigi e nulla è più prodigioso dell’uomo. (…) D’ogni risorsa è armato, né inerme mai verso il futuro si avvia: solo dall’Ade scampo non troverà” – e in chiusura Il lamento di Danae di Simonide – pianto di una madre per il destino di sventura del figlio ancora inconsapevole -. Nel corso della serata le attività hanno, invece, dato spazio a progetti e intuizioni proprie delle singole scuole. Di seguito una breve rassegna di iniziative di particolare interesse, in un viaggio ideale tra alcuni Licei Classici della Lombardia.
Studenti e docenti del Banfi (Vimercate) hanno identificato il punto d’incontro tra antichità e presente in un argomento di stringente attualità: la tragedia della guerra civile in Siria, che ha fatto conoscere al mondo intero Palmira, una delle più importanti città dell’Oriente antico e uno dei maggiori siti archeologici del mondo classico, oggi sotto la minaccia dei terroristi dell’Isis.
Al Cairoli (Varese) si è prediletta una visione integrata dei saperi scientifico e umanistico, che da anni impegna studenti e docenti del ‘Progetto Arché’ a creare linee di approfondimento e di convergenza nello studio della Scienza e della Matematica antiche. Scienza e tecnologia al servizio dello studio del passato nella lezione Archeologia 2.0: riscoprire il passato con i mezzi del futuro tenuta da due archeologi dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma al Dehon (Monza).
Tra i temi più visitati quello della legalità: se lo Zucchi (Monza) si è affidato alla riflessione di Salvatore Veca su L’idea di uguaglianza, in altre scuole si sono, invece, simulati veri e propri processi: al Cairoli (Varese) è andato in scena il Processo a Socrate e Processo a Galileo, Al Crespi (Busto Arsizio) il Processo a Copernico con interventi di Aristotele, Tolomeo, Galileo, Dante, Newton, Einstein, scritto dai ragazzi, al Setti Carraro dalla Chiesa (Milano) gli alunni del triennio del Liceo Classico Europeo hanno ricreato un processo con l’aiuto di membri dell’Ordine degli Avvocati e al Primo Levi (San Donato) le classi si sono esercitate nell’arte del ‘debate’, in ipotetiche sedute del Parlamento Europeo dedicate a tematiche di stringente attualità e interesse dei ragazzi, quali: Ius soli o ius sanguinis: quale via dovrebbero seguire i Paesi meta di immigrazione? Jobs Act: è opportuna l’abrogazione della legge? Il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro ha una validità per tutti gli indirizzi di studio?
Anche la musica è stata tema di incontro tra classico e contemporaneo, secondo varie interpretazioni: all’Arnaldo (Brescia) i classici in musica sono stati Orfeo di Carmen Consoli e Euridice di Roberto Vecchioni, al Curie (Meda) è andato, invece, in scena Virgilio è ballabile – Storia e letteratura dell’antica Roma in musica. Al Dehon (Monza) la fantasia degli alunni ha dato luogo a Latine canere, una sorta di karaoke in latino mentre al Crespi (Busto Arsizio) i ragazzi si sono prodotti in una divertente traduzione in greco antico di Mamma mia degli Abba.
Non sono mancati momenti di convivialità: diversi i simposi allestiti spesso con alunni e docenti in costume e rinfresco ricostruito in modo filologicamente rigoroso: un buffet artistico letterario allo Zucchi (Monza), gastronomia antica e vivande di origine greca e romana al Setti Carraro dalla Chiesa (Milano), dove contemporaneamente una novella Pizia dispensava oracoli ai visitatori dubbiosi.
A testimoniare, infine, con spontaneità il valore e l’attualità degli studi classici sono ancora le parole degli studenti: La bellezza salverà il classico – titolano gli studenti del Dehon (Monza) -, “Il patrimonio classico è strumento privilegiato per interpretare il mondo” – afferma uno studente del Grattoni (sezione classica del Liceo Galileo Galilei di Voghera) -; il classico è attuale per il Liceo Cairoli (Vigevano) e dall’Australia, dove si trova oggi per ragioni di studio, arriva la lettera di un’ex studentessa dell’Arici (Brescia).