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Didattica integrata: esperienze in rete

Alcune scuole della rete Didattica integrata, tra progetti realizzati e iniziative in corso.

Le scuole lombarde che lavorano secondo la metodologia della ‘Didattica integrata’ raccontano la propria esperienza. Il miglior modo per accostarsi a tale approccio è, infatti, la narrazione di chi lo ha sperimentato tra i banchi, come quella della Prof.ssa Lorella Branduardi (ISIS Ponti di Gallarate): “Durante l’a.s. 2015-16 la nostra scuola ha sperimentato l’approccio integrato su una classe quinta dell’Istituto Tecnico e ha strutturato un percorso che prevede l’introduzione alla logica (forme di ragionamento, inferenza logica, fallacie argomentative) con l’obiettivo di sviluppare le capacità argomentative (sia scritte che orali), anche in vista dell’Esame di Stato. Il lavoro, svolto dalla docente di Matematica (Lorella Branduardi) e dalla docente di Italiano e Storia (Anna Gomiero), ha richiesto ore di compresenza al fine di rendere evidenti modelli logici trasversali. I risultati ottenuti sia nelle verifiche periodiche che all’Esame di Stato (in particolare nella prima prova e al colloquio orale) sono stati soddisfacenti e ci hanno incoraggiati ad estendere la pratica della didattica integrata a tutto il quinquennio, a partire dalla classe prima. Abbiamo poi studiato altri percorsi per l’a.s in corso”.  

La testimonianza del Prof. Ilario Amboni (ITS Giulio Natta di Bergamo) amplia lo sguardo alla formazione superiore: dato che lo scopo formativo dell’ITS è di costruire competenze per affrontare e risolvere un domani problemi nelle aziende, l’approccio della didattica per problemi, tipico della Didattica Integrata, appare particolarmente calzante. “E infatti”, dice il Professore, “gli studenti, chiamati a riflettere su problemi concreti che possono immaginare di dover presto affrontare sul lavoro, si appassionano e risultano estremamente motivati”. Il taglio è necessariamente interdisciplinare, perché per risolvere problemi occorre reperire informazioni e sfruttare competenze di più generi: “Si tratta di un ribaltamento di prospettiva rispetto all’insegnamento classico, suddiviso per discipline”, prosegue il Professore, “per questo approccio occorre che i docenti si preparino e soprattutto che si mettano in gioco rispetto alla metodologia con cui essi stessi sono arrivati alla conoscenza e alla loro formazione”. Tra gli estimatori di questo approccio didattico sembrano essere anche gli imprenditori che seguono con attenzione la formazione dei ragazzi per avere poi giovani leve adatte al mondo del lavoro in cui si inseriscono. 

Stefania Brambilla, forte anche del corso di formazione regionale cui ha preso parte, presenta l’unità formativa sulla Didattica integrata messa a punto quest’anno presso il Liceo Scientifico Frisi di Monza, dove insegna: un percorso completo che, partendo dalla presentazione dei fondamenti teorici da parte degli esperti, si mette in ascolto delle esperienze di altre scuole della rete per poi aprire alla sperimentazione autonoma dei docenti e delle classi e verificare, infine, gli esiti. 

All’IIS Torricelli (Milano) la Prof.ssa Lina Fisauli sperimenta ormai da anni percorsi di didattica integrata: con l’appoggio di colleghi di Filosofia e di Scienze gli studenti hanno realizzato percorsi di bioetica, che hanno condotto anche alla stesura di articoli di giornale; dallo scorso anno scolastico gli studenti lavorano, invece, su Democrazia e Costituzione, muovendo l’integrazione in ambito umanistico, mentre quest’anno gli allievi del terz’anno, all’interno dell’attività di Impresa Formativa Simulata (IFS), simulano una casa editrice on line che si occupa di divulgazione scientifica, applicando, così, competenze redazionali e comunicative a contenuti scientifici.